Così è,
se vi pare.
Un blend in sincronia
con il ritmo della natura
Di anno in anno, il blend finale del nostro olio è differente. Ciò accade perché nel nostro uliveto, negli anni, piante giovani di Nocellara del Belice, Biancolilla, Cerasuola e Giarraffa si sono aggiunte gli alberi secolari già presenti – prevalentemente della varietà Ogliarola, o Passulunara. Ogni stagione, il clima premia l’una o l’altra delle cultivar quanto a carico di frutti, così che le percentuali della mescola non siano mai le stesse. Così è, se vi pare.
Nocellara
del Belice
Pregiata e antica cultivar autoctona. L’olio ottenuto è amaro e un po’ piccante, con un’acidità molto bassa
(al di sotto dello 0,5%).
Biancolilla
Antica cultivar autoctona, forse la più remota. Produce un olio dal fruttato leggero, lievemente piccante e molto aromatico.
Cerasuola
Tra le cultivar più diffuse in Sicilia. Dà un olio benefico per colesterolo e invecchiamento cellulare grazie a antiossidanti, beta-carotene e grassi insaturi.
Giarraffa
Una cultivar dalle origini molto antiche. Produce olio dal fruttato leggero, gusto dolce, con note di piccante e amaro.
Ogliarola
Cultivar autoctona che dà un olio fruttato con un buon equilibrio tra piccante, dolce e amaro.
Così è
Annata 2020
Al naso
Aromaticamente complesso. A un deciso fruttato di oliva verde seguono note di erba sfalciata, pomodoro verde, carciofo, erbe aromatiche.
In bocca
Piacevole equilibrio tra amaro e piccante affiancato da un notevole persistenza aromatica.
Chimica
Acidità bassa, perchè selezioniamo le olive migliori. Perossidi bassi e polifenoli alti, perchè garantiamo qualità dei processi e un olio sano.
Dalla natura all'uomo
nel rispetto
del
prodotto
Come azienda in conversione biologica, trattiamo le nostre piante con il rispetto che meritano e seguiamo con attenzione la nascita e lo sviluppo delle drupe. Per garantire una qualità più alta del prodotto finale, la raccolta – parte a mano e parte con abbacchiatori – comincia a partire dalla prima settimana di ottobre, quando le olive sono ancora giovani. La molitura a freddo e la conservazione sotto azoto in silos d’acciaio assicurano rispettivamente la salvaguardia dei polifenoli e l’inalterabilità dell’olio in conservazione.
La storia
del territorio
su una
bottiglia
Abbiamo voluto che l’etichetta raccontasse la storia del territorio e della nostra azienda, in una sintesi grafica e narrativa che coniuga la leggenda del bove e della croce con la nostra più piccola storia personale. Tutti questi elementi compongono, quasi in filigrana, il nome dell’olio , come prodotto vivo e ultimo di una storia millenaria.